Anna Kravtchenko – I 19 notturni di Chopin

————————————————————–

6 Responses to “Anna Kravtchenko – I 19 notturni di Chopin”

  1. admin Says:


  2. admin Says:


  3. admin Says:

    Oggi risuona caldo l’eco del concerto di ieri sera.
    Non c’era separazione alcuna tra i pensieri, il cuore, la forza e l’anima della pianista con il suono.
    La punta delle dita ne era il mezzo di congiunzione … e tutto andava e tornava, vicino e lontano, forte e piano…. lasciando una scia chiara nell’ascoltatore!
    Esattamente come le onde sulla sabbia….
    grazie Valeriano

    A.C.
    Inviato da iPhone=
    lunedì 12/12/2016 9.01


  4. admin Says:

    Veramente splendido. Grazie per questa iniziativa e per il vostro impagabile impegno culturale .

    R.A.
    Inviato da iPhone
    lunedì 12/12/2016 9.01


  5. admin Says:

    10 dicembre alle ore 15:40 · Velletri ·
    F.L. su facebook

    Quanto è difficile parlare della musica… di per se essa vive ed illumina cuori e menti senza bisogno alcuno di parole: una caratteristica molto importante perché basta a se stessa a produrre emozioni. Se si pensa poi al buio, all’assenza di rumore e ad una certa penombra ecco che si resta fortemente coinvolti nel lirismo struggente e malinconico dei Notturni di Chopin che entra proprio come un soffio nella sfera emozionale personale. Il prezioso forziere interpretativo della meravigliosa Anna Kravtchenko, quanto mai semplice, privo di inutili fronzoli e senza alchimie cattedratiche, sussurra in un baleno la sequenza di tutti e 19 i Notturni, nell’ordine fissato dal grande pianista Weissenberg, di rara esecuzione pubblica strutturata. Anche stavolta una scelta ardita e quanto mai potenzialmente pericolosa soprattutto in termini di credibilità artistica (ricordo le tre sonate per pianoforte di Schumann eseguite dal maestro Carlo Grante sullo stesso palcoscenico) risulta pagante, regalando un meraviglioso affresco di creatività senza affaticare l’ascolto, data anche la significativa durata complessiva del concerto. Ma l’interprete è cosi, ti accompagna nel percorso senza forzare mai la mano, con discrezione ed umiltà, ed il peso del tempo che trascorre si alleggerisce sempre più , tanto che arrivi in fondo e ti rendi conto che la magia è terminata. E così resta la bellissima sensazione di aver posseduto per quasi due ore questo delicato battito di ali del maestro Anna Kravtchenko, pronto a librarsi nuovamente su alte vette per scatenare nuovi brividi.


  6. admin Says:

    Anna Kravtchenko: “Quel pianoforte è….bellissimo,un sogno”
    commento su facebook
    10 dicembre alle ore 21:51


Leave a Reply

XHTML: You can use these tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>