STEFANO GOLINELLI (1818-1891) Dalla raccolta “Dolori ed allegrezze”
A te vicino! Illusione Tempesta Infausto annunzio Solo
GIANCARLO SIMONACCI (1948) Variazioni su “Mai vi har” Due canti siciliani
GIUSEPPE MARTUCCI (1859-1909) Notturno in sol bemolle maggiore Op. 70 Tarantella Op. 6
Francesco Carletti nasce a Fiuggi nel 1988. Si forma sotto la guida del M° Giancarlo Simonacci presso i Conservatori “Licinio Refice” di Frosinone e “Santa Cecilia” di Roma, dove si diploma con lode nel 2010. Nello stesso anno ottiene dalla Confederazione Svizzera una borsa di studio che gli consente di perfezionarsi presso l’Accademia di Musica di Basilea con il M° Filippo Gamba, conseguendo il Master in esecuzione solistica e cameristica (2013) e il Master in pedagogia musicale (2016). Alla sua crescita musicale contribuiscono anche le lezioni e le masterclass con i Maestri Cristofer Giorgilli, Homero Francesch, Michael Levinas, Kyoko Hashimoto e Riccardo Risaliti. Premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali, riceve il premio “Via Vittoria” per i migliori diplomati del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, consegnatogli dal M° Ennio Morricone (2010); il II Premio “A. Casella” al concorso pianistico nazionale Premio Venezia (2011); il III premio al Concorso Pianistico Internazionale di Rodi (Grecia), presieduto dal M° Andrzej Jasiński (2012); e il “Premio Schumann” al concorso internazionale Grand Prix Animato di Parigi (2012). Come solista e camerista si è esibito in prestigiose sedi concertistiche, tra cui il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Olimpico di Vicenza (per Vicenza Jazz diretto dal M° Alexander Lonquich), l’Ateneo Veneto, la Sala del Liviano di Padova per gli Amici della Musica, il Festival di Portogruaro (L’estate d’inverno), gli Amici della Musica di Mogliano Veneto, la Società del Quartetto di Verona, il Teatro Palladium di Roma per Roma Tre Orchestra, la Salle Cortot di Parigi e lo Stadtcasino di Basilea. Ha inciso la musica per pianoforte e archi di Viktor Kalabis per l’etichetta Classical Crossover (2018) e, insieme a Francesco Negro, l’integrale pianistica di Giancarlo Simonacci per Da Vinci Publishing (2023). Attualmente, conduce un dottorato di ricerca presso il Conservatorio di Rovigo in Musica Pianistica Italiana, con un progetto inerente la figura di Stefano Golinelli.
Le sonate di Unia e di Rossaro sono state registrate in prima mondiale nel mese di giugno del 2025 nell’ ambito del Dottorato di Musica Pianistica Italiana del Conservatorio di Rovigo.
Forse a taluni potrà sembrare laudativo parlare di capolavori, ma a chi ha svolto da tempo una paziente ricerca sul repertorio dell’Ottocento strumentale italiano è chiara la sensazione che, in mezzo a tanta produzione corriva, si possano incontrare veri e propri gioielli della letteratura pianistica. Non diversamente si possono definire brani dai quali traspaiono slancio, poesia ed ottima conoscenza della tecnica compositiva delle forme classico-romantiche provenienti d’ Oltralpe. E’ forse venuto il momento di prendere atto che con l’Unità d’ Italia la grande volontà di riscatto e di aggiornamento dei compositori della Nuova Italia, favorito dalle vivaci dinamiche editoriali di Ricordi e Lucca,diede luogo a risultati artistici certamente significativi. Certo il ricercatore musicale dovrebbe avere la pazienza di indagare le opere anche sul piano sonoro, di suonarle privatamente e pubblicamente in vari contesti, e di non limitarsi ad una semplice lettura analitica a tavolino. Il ricercatore dovrebbe cercare di capire in quali opere la volontà del compositore non si sia limitata a compiacere la sua clientela, e accentrare la sua attenzione su quei brani dove egli si è appellato più al giudizio della Storia, assumendo un rischio di mercato pur di attendere ad un esito corrispondente più alti ideali, come già suggeriva Giuseppe Mazzini nella sua “Filosofia della Musica”, del 1836.
In questo senso la figura di Carlo Rossaro è emblematica dell’artista romantico italiano, di comprovata fede mazziniana, che affida all’arte compiti morali ed educativi. La Sonata “ A Wagner”, del 1876, può essere considerata il testamento spirituale del maestro piemontese, nato a Crescentino nel 1827. Vincitrice del primo premio al concorso di Firenze intitolato all’ inventore del pianoforte Bartolomeo Cristofori, la sonata rispecchia in modo autobiografico le tappe dell’ artista romantico italiano, il suo tormento e l’ estasi. Da una parte risuona la coscienza di di sentirsi alla guida del rinnovamento spirituale della Nuova Italia e dall’altra il presentimento di poter morire incompresi davanti all’opera incompiuta. E purtroppo il Rossaro morì pochi mesi dopo aver composto questa sonata, pubblicata postuma, e non poté così cogliere i frutti dei suoi importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Anche la “Grande Sonata Appassionata “di Giuseppe Unia, pianista di corte di Casa Savoia, scritta nel 1863, dimostra pienamente il desiderio di emulazione dei modelli austro-tedeschi, a partire da Beethoven e Schubert, di cui viene utilizzato il Lied “ Aufenthalt” come materiale tematico di partenza. Altri modelli si possono ravvisare nella Wanderer-Fantasie di Schubert, nel virtuosismo degli Studi op. 15 di Stefano Golinelli, al quale la sonata è dedicata, e nelle sonate beethoveniane del primo periodo. A testimonianza della sua importanza, l’ opera è presente nel Catalogo Ricordi 1875 come unica sonata di compositore italiano del periodo postunitario.
La sonata numero 6 op. 70 di Alessandro Longo è un esempio significativo dell’importante contributo culturale che la scuola napoletana diede alla formazione della tradizione pianistica italiana. Seppur scritta nel 1912, rivela tutto il suo debito con il vocabolario dei gesti pianistici romantici di Schumann e Chopin che il Longo, grande didatta, insegnava quotidianamente a quei pianisti che fecero grande la scuola pianistica napoletana nel mondo. Tuttavia ciò che ci sorprende, e cattura, è una vena melodica fresca, un’ espressività autentica, dove l’ emulazione formale dei modelli linguistici stranieri non comporta la pedissequa imitazione dei suoi correlati psicologici, ma si bagna di una dolce atmosfera partenopea. Inoltre la scrittura pianistica di Longo, saggia come poteva essere quella di un didatta di grande intuito, non affatica mai la mano, ma la invita con naturalezza ad audaci passaggi virtuosistici.
Rete per la solidarietà e i diritti: chi siamo e perché
Siamo un gruppo di associazioni, comitati e cittadine/i che da anni operano a Velletri in vari ambiti, perseguendo obiettivi sociali, civili, culturali, etici e scientifici. Lo facciamo con spirito di partecipazione, in modo solidale e aperto, senza fini di lucro e contando quasi esclusivamente sul volontariato.
I tragici eventi in Medio Oriente, dove uno degli eserciti più forti e ricchi al mondo sta causando il genocidio di un intero popolo, scuotono le coscienze al di là di ogni appartenenza. Anche l’associazionismo, indispensabile per la convivenza civile di ogni società, a Gaza è stato annientato. Una violenza che pesa sul futuro delle nuove generazioni, lasciando come eredità solo vendetta, odio e dolore.
Come Rete vogliamo informare e coinvolgere la comunità locale attraverso iniziative diverse e inclusive, convinti che il volontariato possa trovare le parole giuste per raccontare, coltivando rispetto e umanità anche quando sembra impossibile. Per questo abbiamo scelto le parole “Velletri per la Pace” e “Rete per la solidarietà e i diritti”.
Nel nostro logo compare un dettaglio della Guernica di Picasso, manifesto universale contro ogni guerra, senza distinzioni di fede, colore o ideologia, che ci unisce nel dolore più profondo. Siamo un gruppo aperto a chiunque voglia condividere questo spirito e contribuire con il proprio impegno.
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791) Sonata per violino e pianoforte n. 21 in mi minore K. 304 (1778) Allegro (mi minore) Tempo di Minuetto (mi minore)
César Franck (1822 – 1890) Sonata in La maggiore per violino e pianoforte (1886) Allegretto ben moderato (la maggiore) Allegro (re minore) Recitativo-Fantasia: Ben moderato. Largamente con fantasia (la minore) Allegretto poco mosso (la maggiore)
Fritz Kreisler (1865-1962) “Lieberslied” (1910 pubbl.)
MIROSLAV SKORIK (1938-2020) “Melodia”
Auditorium Romina Trenta Casa delle Culture e della Musica Velletri
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Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone Associazione Culturale Colle Ionci FondArc
Associazione Mozart Italia sede castelli romani
Ingresso ad offerta Libera Prenotazione; tel. 3711508883 colleionci@gmail.com
Allegro non troppo (fa minore) Andante, un poco Adagio (la bemolle maggiore) Scherzo. Allegro (do minore) e Trio (la minore) Finale. Poco sostenuto (fa minore). Allegro non troppo
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Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone Associazione Culturale Colle Ionci FondArc
Associazione Mozart Italia sede castelli romani
Ingresso ad offerta Libera Prenotazione; tel. 3711508883 colleionci@gmail.com
Auditorium della Casa delle Culture e della Musica di Velletri
“Conosci Mia Cugina?” è uno swing show a trecentosessanta gradi, una macchina del tempo per rivivere il sound degli anni ’30, ’40 e ’50 del novecento Italiano.
Un ritratto fatto a colori brillanti sul bianco e nero dei nostri ricordi, è lo swing show tutto italiano dei “Conosci Mia Cugina?”: sette elementi tra sezione ritmica (Pianoforte, contrabbasso, chitarra e batteria), sezione fiati (sax, tromba) voce solista e cori, che omaggiano i grandi artisti come: Renato Carosone, Fred Buscaglione, Natalino Otto, Trio Lescano, Gorni Kramer, Lelio Luttazzi che hanno reso grande la musica italiana nel mondo.
La formazione stabile, nata nel 2015, vanta numerosissimi live a livello internazionale, e vede Federica D’Andrea alla voce, Giuseppe Civiletti al contrabbasso, Davide Annecchiarico al pianoforte come fondatori del gruppo.
Sul palco musica, gags e anche momenti di romanticismo, perché……è jazz “all’italiana!!”
Associazione culturale Colle Ionci
A.M.Ro.C.
FondArc
Ingresso 10 euro
prenotazioni: tel e whatsapp 3711508883 colleionci@gmail.com
Ideazione e direzione artistica di Roberto Prosseda
Progetto ospitato all’interno de
“Il Palazzo in Musica” rassegna di concerti con pianoforte storico Collard and Collard del 1889 [già Clementi & Collard] posto nella Sala Zuccari di Palazzo Caetani a Cisterna di Latina
(*) Sabato 13 settembre 2025 ore 18:00 PIETRO VACCARI, pianoforte Ferruccio Busoni: 3 Racconti Fantastici Alfredo Casella: Barcarola, Ricercare nel nome di Bach, 6 Studi op. 70 Ennio Morricone: Invenzione. Canone e Ricercare Ferruccio Busoni: Sonatina n. 6 super Carmen
(*) Domenica 28 settembre ore 18:00 (spostato dal 27 settembre causa intervenuto impegno della sala) MATILDA DE ANGIOLINI, pianoforte Giuseppe Martucci: Notturno op. 70 n. 1 Guido Alberto Fano: Rimembranze Imago Solitudo Corale Variato Sonatina Giuseppe Martucci: Fantasia op. 51
(*) Sabato 11 ottobre 2025 ore 18:00 NICOLÒ GIULIANO TUCCIA, pianoforte Muzio Clementi: 3 Sonate op. 10 Ottorino Respighi: 6 pezzi per pianoforte Muzio Clementi: Sonata op. 23 n. 1
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Con il contributo della Regione Lazio Comune di Cisterna di Latina Ass. cult. Colle Ionci Associazione Mozart Italia, sede Castelli romani
Ingresso 10 Euro Prenotazione obbligatoria: 3711508883 colleionci@gmail.com
."Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese è speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale."
Pier Paolo Pasolini, Scritti corsari, 1975
Dopo ogni guerra
c'è chi deve ripulire.
In fondo un pò d'ordine
da solo non si fa.
C'è chi deve spingere le macerie
ai bordi delle strade
per far passare
i carri pieni di cadaveri.
C'è chi deve sprofondare
nella melma e nella cenere,
tra le molle dei divani letto,
le schegge di vetro
e gli stracci insanguinati.
C'è chi deve trascinare una trave
per puntellare il muro,
c'è chi deve mettere i vetri alla finestra
e montare la porta sui cardini.
Non è fotogenico
e ci vogliono anni.
Tutte le telecamere sono già partite
per un'altra guerra.
Bisogna ricostruire i ponti
e anche le stazioni.
Le maniche saranno a brandelli
a forza di rimboccarle.
C'è chi con la scopa in mano
ricorda ancora com'era.
C'è chi ascolta
annuendo con la testa non mozzata.
Ma presto
gli gireranno intorno altri
che ne saranno annoiati.
C'è chi talvolta
dissotterrerà da sotto un cespuglio
argomenti corrosi dalla ruggine
e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti.
Chi sapeva
di che si trattava,
deve far posto a quelli
che ne sanno poco.
E meno di poco.
E infine assolutamente nulla.
Sull'erba che ha ricoperto
le cause e gli effetti,
c'è chi deve starsene disteso
con la spiga tra i denti,
perso a fissare le nuvole.