Nonostante i vandali e il disinteresse della politica a Villa Ginnetti spicca il ‘Velletri Teatro Festival’

Nonostante i vandali e il disinteresse della politica a Villa Ginnetti spicca il ‘Velletri Teatro Festival’

di Maria Lanciotti

www.castellinotizie.it     Pubblicato il 17/08/2012 10:32:48

Certo non bastano due mesi per rimuovere gli effetti deleteri di una lunga trascuratezza, ma il Parco Comunale di Villa Ginnetti ha effettivamente ripreso vita dall’inizio della manifestazione ‘Velletri Teatro Festival’ che si svolge dal 1° luglio al 2 settembre 2012. L’idea è buona, lo sforzo grande, i risultati pagano e il Comitato Organizzatore va avanti, nonostante i molti fattori contrari che vanno dall’assenza totale dell’Amministrazione, alla compresenza del ‘Marconi Village’ situato quest’anno in via dei Volsci, proprio dirimpetto al palco allestito nella zona bassa del Parco Ginnetti,  dove arriva la musica a palla degli spettacoli serali che per un mese intero coinvolge mezza città, malgrado i tanti reclami pervenuti da più parti compreso il vicino Ospedale.

L’intenso programma del Festival – che comprende teatro musica danza arti visive e letteratura – è andato avanti spedito grazie alla bella macchina operativa rappresentata da un Luigi Onorato factotum alla guida di un gruppo di valenti tecnici, che unitamente al costante supporto di Valeriano Bottini dell’Associazione Culturale ‘Colle Ionci’ hanno garantito un’assistenza continua sotto tutti gli aspetti. Ma le avversità peggiori si presentano sotto atti di vandalismo, difficili da contrastare, che dimostrano quanto bisogno ci sia di una cultura altra che non sia quella della distruzione fine a se stessa, cosa che non si può fare certo da soli se non c’è la volontà politica. Disorientati e palesemente colpiti gli animatori del progetto, che fra tutte le contrarietà non avevano forse calcolato la più scontata. Basta dare un’occhiata all’area del parco sotto l’ospedale, per rendersi conto di quella zona franca dove nessuno manderebbe a giocare i propri figli o andrebbe a fare due passi per ammirare il panorama. Se da una parte questo aspetto potrebbe scoraggiare le migliori intenzioni, dall’altra avvalora la necessità di riprendersi l’uso di spazi pubblici lasciati incustoditi e in balia dei devastatori, che non pagano tra l’altro l’occupazione di suolo pubblico come spetta invece a chi chiede la concessione per un uso di pubblica utilità.

Al microfono di fortuna Sabina Barzilai

E questa semplice considerazione una buona Amministrazione non dovrebbe lasciarsela sfuggire, ma metterla anzi bene a fuoco. E per andare nel concreto formuliamo alcune domande cui risponde Sabina Barzilai, presidente dell’Associazione ‘Artemista’ di Velletri:

Il giorno di Ferragosto, durante lo svolgimento della Rassegna poetica, si è appreso che ci sono stati dei furti e la struttura scenica è stata seriamente danneggiata. Si potrebbe quantificare il danno? Si ha idea di chi sia opera?

“La sera del 15 agosto, caricando il service per la Rassegna della poesia, abbiamo constatato la mancanza di due aste-microfono (valore tra i 200 e i 300 euro). Oltre al danno in termini economici (enorme, data la natura auto-sponsorizzata e volontaristica del Festival), c’è stato il grave disagio arrecato alla manifestazione poiché abbiamo dovuto organizzare il palco con mezzi di fortuna data l’emergenza. Dal 1° luglio – data d’inizio del Festival – l’attrezzeria più delicata è stata ricoverata nell’antibagno del Parco per evitare rischi di furto. Ed è proprio questo locale che è stato forzato nel tentativo di rubare il service al suo interno. Purtroppo non disponiamo delle chiavi del magazzino adiacente, molto più ampio e sicuro, perché non ci sono state ancora consegnate da una delle associazioni organizzatrici, che le aveva prese in carico. Gli autori del furto sono ignoti, ma dopo 45 giorni di permanenza abbiamo avuto modo di conoscere parte della “fauna” che popola la villa: da gruppi di sbandati dediti a risse e altro, a singoli individui che sono soliti passare le notti dormendo all’interno del parco”.

Il fatto è stato denunciato? Ci sono stati altri episodi o si teme che ce ne possano essere? Come hanno risposto le Forze dell’Ordine? Chi risponderà dei danni? Per lo svolgimento di questa manifestazione è stata pagata l’occupazione di suolo pubblico: ciò rende responsabili gli occupanti di eventuali danneggiamenti subiti all’interno di quest’area del parco?

“È stata sporta regolare denuncia presso il Commissariato di Pubblica sicurezza di Velletri. Ci sono stati altri piccoli furti di minore entità: il tubo dell’acqua, lo stand costumi, l’estintore, vari teli neri usati come letti di fortuna. Maggiori sono stati gli atti vandalici, regolarmente troviamo feci e tracce di urina nella zona retrostante del palco adibita a camerini. Addirittura un attore durante le prove – di giorno – ha sorpreso un adulto nell’atto di urinare dietro le quinte. Villa Ginnetti comunque non dispone di bagni aperti ed agibili. Ma forse, se anche ne disponesse, gli episodi si verificherebbe ugualmente! Abbiamo chiamato il 113 nel pomeriggio di Ferragosto, segnalando una rissa; la Volante è venuta, ha fatto un giro ed è andata via, non rilevando nulla di grave. A nostro parere non è questo che serve, o almeno non solo questo, ma un presidio continuo che nel tempo ricollochi la Villa nell’immaginario collettivo come luogo piacevole e sicuro, e non territorio di nessuno in ostaggio di gangs più o meno pericolose. Probabilmente nessuno si prenderà la responsabilità dei danni da noi subiti, ma noi lo faremo comunque presente al Comune”. 

Nella circostanza è stato detto dal palco che “Villa Ginnetti è un posto abbandonato, la gente ha paura di entrare” e che il progetto che si sta portando avanti ha anche lo scopo di occupare degnamente questo splendido luogo. Pensa che si stia riuscendo nell’intento, almeno in parte? E che si possa proseguire sia pure a condizioni così penalizzanti?

“In effetti, alcune famigliole con bimbi, presenti ieri alla lite dei ragazzi, erano visibilmente spaventate e sono andate via. ‘Artemista’ è abituata a finire ciò che inizia. Noi andremo avanti – sperando che nulla di peggio accada – fino alla fine del Festival. Siamo un presidio – e non solo culturale – e sicuramente abbiamo sconvolto, in senso positivo, l’ecosistema della Villa. Con i nostri laboratori abbiamo raccolto anche tanti ragazzetti di 12/13 anni non accompagnati – che stazionavano nella villa fino a sera tarda, fino alle 23 anche le 24, a volte – coinvolgendoli nelle nostre attività teatrali”.

Avremo ‘Velletri Teatro Festival’ 2013?

“Dovreste chiederlo all’Amministrazione Comunale. Quest’anno abbiamo voluto dimostrare che VOLERE E’ POTERE. Senza finanziamenti, con qualche sponsor, con lavoro completamente volontario, abbiamo resistito per settimane. Lo abbiamo fatto anche per sperimentare il lavoro e la collaborazione fra gruppi, in vista dell’apertura dell’ ‘Artemisio’. Auspichiamo che l’anno prossimo il Comune ci dia il sostegno adeguato e lo spazio che ci compete, sia in termini economici che di considerazione”.

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